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Quella domenica di luglio del 1893, Padre Wattson lesse il capitolo cinque, versetto 11 della Lettera di S. Paolo ai Romani che diceva "E non basta! Addirittura possiamo vantarci di quel che siamo di fronte a Dio, perché ora Dio ci ha riconciliati con sé per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo." RICONCILIAZIONE: Ecco il nome che egli avrebbe dato alla sua Comunità, un nome legato a Cristo, Agnello Pasquale, e al Padre. Più tardi egli scriverà a Madre Lurana, Fondatrice delle Suore Francescane dell'Atonement: "Nel momento in cui i miei occhi si posarono sulla parola RICONCILIAZIONE, questa sembrava essersi staccata da quelle pagine sacre con particolare risalto e in un lampo, credo venuto dal Cielo, capii che la Comunità che Dio si preparava a creare doveva chiamarsi: Society of Atonement." (Congregazioni dell'Atonement). Diviso per sillabe, la parola si legge "at-one-ment." La nuova Comunità, fondata in seno alla Chiesa Episcopale, avrebbe svolto il ministero della riconciliazione, cioè preghiera ed azione per la riconciliazione dei Cristiani e delle loro chiese al fine di renderle UNA, come dono di Cristo alla chiesa, per opera dello Spirito Santo. Questo era ciò che Padre Wattson aveva in mente nel 1893, tempo in cui gli impegni ecumenici erano ben lungi dall'essere attuali nella vita e nella testimonianza della maggior parte delle Chiese cristiane. Ma l'unità dei cristiani era importante per Padre Wattson. Secondo le Sacre Scritture. egli ben sapeva che questo era esattamente il volere di Cristo. Uno dei suoi versetti preferiti era quello del Vangelo di San Giovanni:: "Come Tu sei in me, o Padre, ed io in Te, che siano anch'essi una cosa sola in noi, affinché il mondo creda che Tu mi hai mandato" (Gv 17,21). Da queste parole di Gesù e dalla sua quotidiana vita di preghiera, Padre Wattson trasse l'ispirazione e la speranza per il futuro della sua nuova Comunità. I suoi Membri avrebbero dovuto pregare e lavorare per portare a compimento la preghiera di Gesù "Che tutti siano uno ... affinché il mondo creda." L'unità dei cristiani e la stessa missione cristiana (affinché il mondo creda) sarebbero andate di pari passo per costituire i due obiettivi principali della Comunità dell'Atonement. ![]()
Nella sua lettera del 31 maggio 1897, Padre Wattson disse: "Mi spiace di non poterLe dare una risposta soddisfacente poiché non sono sufficientemente a conoscenza dei regolamenti dei vari ordini di suore. Non so se ce ne sia alcuno che pratichi strettamente il volto di povertà. Ma non ho dubbi che una grande percentuale di essi non dispone di alcun mezzo e vivono praticamente sulla fede." La domanda della White e la risposta di Wattson segnarono l'inizio di una lunga corrispondenza in cui ambedue esprimevano quello che, a parer loro, lo Spirito aveva messo nel cuore. Lettera dopo lettera Padre Wattson rivelò il suo sogno di fondare una Comunità religiosa, dal nome Society of Atonement, che avesse come obbiettivo l'unità dei Cristiani e l'opera missionaria. La signorina White parlò del suo amore per San Francesco di Assisi e del suo profondo desiderio di vivere una vita secondo il voto di povertà. Gradualmente sperimentarono quello che lei poi definirà "l'unità della chiamata di Dio," una unità che includeva il progetto di iniziare insieme la nuova Comunità nell'ambito della Chiesa Episcopale. ![]()
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Il 7 ottobre, a conclusione di un ritiro di tre giorni, Padre Wattson e Lurana White fecero un "accordo" con Dio e tra di loro di fondare la Comunità dell'Atonement. Si donarono l'un l'altro un crocifisso che, secondo le parole di Lurana "rappresentò la totale oblazione di noi stessi nelle mani di Dio in vista della fondazione della Comunità dell'Atonement."
Questa data viene ora celebrata dalle Suore e dai Frati dell'Atonement come il giorno della Fondazione. L'anno seguente, dopo aver completato circa dieci mesi di preparazione alla la vita religiosa presso l'Ordine Episcopale della Santa Croce, Padre Wattson arrivò a Graymoor dove fissò la sua dimora in una vecchia baracca che lui stesso chiamò "Palazzo di Madonna Povertà." ![]()
Ma la loro preghiera e i loro pensieri dominanti erano rivolti all'amata Comunione Anglicana. Il dono di Cristo per l'unità si sarebbe reso molto più visibile se la Chiesa Anglicana si fosse riunita come un unico corpo alla Chiesa di Roma. Al centro delle loro preghiere ed energie c'era la riunificazione corporativa della Comunione Anglicana con Roma. Altri Episcopali, sia negli Stati Uniti che altrove condividevano questo progetto. Ma poteva una comunità francescana, fondata nella Chiesa Episcopale, divenire portavoce della convinzione che non ci può essere nessuna autentica unità nella Chiesa se non quella centrata sulla Cattedra di Pietro? ![]()
![]() Così, in una predica fatta a Graymoor il 28 ottobre 1900, Padre Paolo sostenne che la fede, trasmessa ai santi una volta per sempre, non era altro che la fede della Santa Chiesa cattolica romana. Grande fu la sorpresa della piccola congregazione il giorno in cui egli affermò che la Cattedra di Pietro era, per istituzione divina, il centro di tutta la Cristianità. Altre "credenze romane" su cui i fondatori si trovarono d'accordo furono la dottrina dell'infallibilità del Papa, la giurisdizione universale de jure divino del successore di Pietro e l'Immacolata Concezione di Maria. D'altro canto sia Padre Paolo che madre Lurana erano convinti che l'insegnamento di Papa Leone XIII del 1896 contenuto nell'Apostolicae Curae circa la validità degli Ordini Anglicani non era irrevocabile e sarebbe infatti stato mutato alla luce di nuovi dati storici e teologici. ![]() Fu la loro appassionata promozione della fede romana unitamente all'esaltazione del papato come Centro dell'Unità della Chiesa, che portò molti dei suoi amici Episcopaliani, sia laici che preti, a guardare con sospetto a questa nuova Comunità religiosa. Gradualmente un sempre crescente numero di pulpiti furono chiusi a Padre Paolo. Le donazioni, tanto necessarie alla Comunità che cercava di nascere, furono ridotte quasi a zero. Sentimenti sempre più violenti contro i nuovi Fondatori furono espressi molto chiaramente nelle righe di chiusura di un editoriale della Living Church del 5 ottobre 1901, una pubblicazione tenuta in gran conto da molti Episcopaliani. "L'intera comunione Anglicana ripudia assolutamente la dottrina della supremazia papale, predicata dal sincero ma sconcertante sacerdote di Graymoor." ![]()
Ora che quei pulpiti erano chiusi per lui, Padre Paolo ebbe nel The Lamp un nuovo mezzo di comunicazione, e il messaggio restò sostanzialmente uguale nel tempo. Agli inizi del 20º secolo esso fu condiviso da altri sostenitori della Chiesa Romana nell'ambito della Comunità Anglicana. Le pagine del periodico in quei primi anni sostennero costantemente la riunificazione corporativa della Comunione Anglicana con Roma, sottolineando l'insegnamento del Papa come successore di Pietro, conservando la validità degli Ordini Anglicani e instancabilmente indicando la Cattedra di Pietro come Centro visibile dell'unità della Chiesa. Secondo molti lettori del The Lamp i Co-fondatori della Society of Atonement erano definitivamente orientati verso Roma. Alla fine del ‘900, entrambi pubblicamente proclamarono che l'unità della Chiesa era impossibile senza la riunificazione con la Sede di Roma, ma fino al 1907 nessuno dei due si sentì personalmente portato a ricercarne l'adesione. Era loro opinione che la riunificazione collettiva con Roma era il fine, il desideratum, anche se il "corpus" era costituito soltanto da un residuo numero di membri "Anglo-Cattolici" o "Pro Romani" della Comunione Anglicana. Così si espresse Padre Paolo nell'edizione del The Lamp dell'aprile 1903: "Ma quando coloro che hanno rinnegato l'unità cattolica ritorneranno nel gregge di Pietro, essi torneranno a ad essere un solo corpo. Se ne sono separati come corpo, e torneranno ad essere un solo corpo." ![]()
Sarebbe stato opportuno orientarsi verso le autorità cattoliche e vedere se loro stessi e la loro piccola comunità avrebbe potuto essere accolta Da parte sua Padre Paolo, scoraggiato dalla nuova regola di "pulpito aperto", continuava a lavorare nell'ambito della Chiesa Episcopale per l'unità tra i cristiani. Nel 1907 scrisse, insieme a un sostenitore della causa pro-romana, il Reverendo inglese Spenser Jones, un libro dal titolo The Prince of the Apostles (Il Principe degli Apostoli). Madre Lurana scrisse il primo capitolo e curò gli altri. Ancora una volta la Sede di Pietro risultò essere il centro visibile dell'unità dei cristiani. Padre Vincent McNabb, un noto Domenicano inglese, sottolineò questa frase nella sua recensione del libro, " ... La cosa più importante non è vedere cosa si dice, ma chi lo dice .... e se ci è consentite la frase, noi troviamo il titolo la pagina più importante del libro." ![]()
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Ma fu solo nel 1909 che Padre Paolo e Madre Lurana capirono che la loro posizione era "assolutamente insostenibile." Nel maggio di quell'anno il Vescovo Frederick Kinsman del Delaware, da poco divenuto Ispettore Episcopale della Società dell'Atonement, si incontrò con Padre Paolo e poté constatare direttamente la fedeltà della Comunità sia alla Chiesa cattolica Romana che a quella Anglicana. Due mesi dopo in una lettera inviata a Padre Paolo datata 5 luglio 1909 il Vescovo Kinsman provocò quello che poi sarebbe diventata la spinta finale che avrebbe portato Padre Paolo e Madre Lurana ad aderire alla Chiesa Cattolica. In quella importante lettera dopo aver descritto molto accuratamente i principi sostenuti dai Co-fondatori, il Vescovo Kinsman scrisse:
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Grazie all'influenza del Cardinale Merry del Val, Segretario di Stato di Pio X nonché fedele lettore del The Lamp, la Santa Sede si mostrò benevola nell'accogliere la piccola Comunità che venne accettata come Comunità Religiosa distinta, con un proprio nome ed incoraggiata ad avere come scopo la preghiera e l'impegno per l'unità dei cristiani e l'opera missionaria.. Per la prima volta dai tempi della Riforma, si verificava l'ammissione giuridica di una Corporazione, quella dei Frati e Suore dell'Atonement, nella Chiesa Romana. ![]()
Attualmente i Frati e le Suore dell'Atonement sono impegnate in diversi ministeri a favore dell'Unità dei Cristiani e nella missione in varie parti del mondo. Ogni anno continuano a promuovere la Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani e incoraggiano a pregare ogni giorno dell'anno per il dono di Dio dell'unità. Per aumentare la sensibilità ecumenica ed il rinnovamento dei Cristiani, i Frati gestiscono Centri Ecumenici e biblioteche a Roma (Italia) e a Londra (Inghilterra). L'Istituto Ecumenico Interreligioso di Graymoor (GEII), con sede a New York di cui fanno Parte Frati, Suore e Laici, collabora con i vari dipartimenti del National Council of Christian Churches (Consiglio Nazionale delle Chiese Cristiane) e promuove dialoghi ed incontri con membri di altre confessioni. Pubblica inoltre il periodico mensile Ecumenical Trends (Avvenimenti Ecumenici) e cura la stampa e la diffusione del materiale necessario per l'annuale Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani. Allo stesso modo il ben noto Centro per l'Unità dei Cristiani (Christian Unity Center) accoglie visitatori di tutte le fedi per ritiri, giornate di raduno ed incontri a livello ecumenico. In collegamento con l'Unity Center, il Gruppo di Sostegno "DO NOT FEAR TO HOPE" (non temere di sperare) dei Frati dell'Atonement finanzia un programma con due ritiri annuali per persone affette da AIDS nonché incontri settimanali per la loro guida pastorale e spirituale.
Fedeli al progetto missionario dei loro Fondatori, specialmente di Madre Lurana, che volle che le sue Sorelle "avessero molte fondazioni, modeste e povere, ma ricche di amore," le Suore Francescane dell'Atonement continuano a promuovere il progetto dell'Unità dei Cristiani per il successo della missione ovunque essa operi. Esse sono attivamente impegnate nei ministeri pastorali, sociali e di sviluppo comunitario nell'Est ed Ovest degli Stati Uniti , ove lavorano nelle diocesi e nelle parrocchie. Nella città di New York e Boston dispongono di un Centro di Assistenza giornaliero: a Graymoor e Washington DC hanno una casa di Ritiro; a Vancouver, Canada operano per alleviare le sofferenze dei poveri, degli affamati, dei senza-tetto, dei tossicomani. Alcune Suore sono anche incaricate a svolgere il ministero parrocchiale nella British Columbia, ad Edmonton, Alberta, operano nel Lurana Shelter, un centro di accoglienza per donne e bambini vittime della violenza familiare: sempre ad Edmonton lavorano nel progetto "Head Start" per i bambini della città che vivono in condizioni disagiate. A Yokohama, in Giappone, sono presenti nelle scuole materne, nel ministero pastorale ed in altre attività missionarie. In Italia, le Suore dell'Atonement hanno una Casa di Ritiro ed Ospitalità per i molti pellegrini in visita a Roma e ad Assisi, come pure in Irlanda, ove sono coinvolte in molte attività della pastorale locale. Nel loro molteplice lavoro le Suore dell'Atonement continuano ad essere sempre guidate dall'insegnamento della loro Fondatrice: "La nostra speciale vocazione missionaria nasce direttamente dalla nostra vocazione all'Unità." Il Centenario della Fondazione della Comunità dell'Atonement è in modo speciale una celebrazione di ringraziamento. Ringraziamento a Dio per la sua fondazione, per averci donato Padre Paolo e Madre Lurana ed aver dato loro la grazia di dar vita a una Comunità che ha per obiettivo l'unità dei Cristiani e il lavoro missionario. C'è altresì un profondo senso di gratitudine perché tanti cristiani oggi, nelle proprie Chiese, come già Padre Paolo e Madre Lurana , hanno percepito la chiamata all'Unità dei cristiani come un ordine imperativo del Vangelo. Non senza ragione il nostro secolo è stato chiamato "il secolo dell'ecumenismo." Tale definizione sarebbe stata impensabile per Padre Paolo e Madre Lurana. Ciò che è entrato nel loro cuore ed ha caratterizzato la loro vita ed il loro lavoro è stato il bisogno di pregare per l'unità dei Cristiani. Nella loro vita e nella loro testimonianza personale hanno incarnato ciò che il Concilio Vaticano Il più tardi avrebbe chiamato "ecumenismo spirituale." Nelle parole del Decreto per l'Ecumenismo del Concilio sull'ecumenismo (UR 8),
Pur non portando a pieno compimento il loro compito, Padre Paolo e Madre Lurana furono tra coloro che hanno reso visibile l'anima del movimento ecumenico, lasciando ai loro figli e figlie spirituali e a molti altri una profonda e preziosa eredità. E ovunque si svolga il loro ministero i Frati e le Suore dell'Atonement continuano a modellare la loro vita e la loro testimonianza sulla a preghiera di Gesù "Che tutti siano uno ... affinché il mondo creda." Sanno che la vera gioia si trova nella Sua Riconciliazione e nello spirito di San Francesco di Assisi, cosi come negli ideali dei loro Fondatori. Con loro, essi possono ripetere le parole di San Paolo: "CI GLORIAMO IN DIO [Preso da Franciscan Friars and Sisters of the Atonement Centennial] ![]() Remarks to Webmaster at webmaster@pro.urbe.it |